Museo Paleoantropologico del Po

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Il Museo

Il Museo Paleoantropologico del Po, ubicato nel paese rivierasco di San Daniele Po, a pochi km dal capoluogo Cremona, nasce nel 1998 su iniziativa del GNP (Gruppo Naturalistico Paleontofilo) e del Comune di San Daniele Po. Il museo tratta in maniera approfondita le tematiche della paleontologia e dell’evoluzione umana, caso unico nel panorama culturale provinciale. I locali, ricavati nell’edificio ottocentesco delle ex scuole medie, sono divisi in 4 sezioni espositive ed un laboratorio didattico. Si parte dalla sala denominata “L’evoluzione dell’uomo” dove è possibile ripercorrere le tappe principali della preistoria umana, da Proconsul a Homo sapiens, grazie ad una ricca collezione di calchi di famosi reperti tra i quali spicca la celebre australopiteca Lucy. La sezione è costantemente aggiornata in linea con le progressive scoperte paleoantropologiche e possiede anche un’impronta locale con la più importante collezione di fossili umani dell’Età del Bronzo interamente rinvenuta nel fiume Po. La seconda sala, “I fossili della pianura”, offre al visitatore un ampio prospetto delle mammalofaune fossili pleistoceniche della Pianura Padana scoperte nel corso degli ultimi 15 anni lungo il grande fiume. La terza sala rappresenta il cuore del Museo perché alloggia il più importante reperto mai rinvenuto nelle alluvioni quaternarie del fiume Po: si tratta di “Pàus”, l’osso frontale di un uomo di Neanderthal vissuto nel nostro territorio oltre 28mila anni fa. Pàus è la prima testimonianza fossile della presenza neandertaliana in pianura ed aggiunge un fondamentale tassello alla conoscenza della nostra preistoria. Per esaltare il valore scientifico di questo reperto il museo si è dotato della prestigiosa ricostruzione di uno scheletro neandertaliano completo, attualmente unico su scala nazionale. Ma Pàus non è solo, perché all’interno della sala sono presenti fossili delle specie che coabitavano queste terre nell’ultimo periodo glaciale, quando lungo il Po si estendevano praterie steppiche alternate a rade foreste: Cervi giganti, Alci, Mammut, Bisonti delle steppe e Rinoceronti lanosi. Fanno da sfondo a questi reperti le pregevoli opere di Emiliano Troco, pittore specializzato in ricostruzioni paleontologiche, in cui sono mirabilmente riuniti gli aspetti scientifici e quelli artistici. La quarta sezione, ”I fossili della Terra” offre uno spaccato dell’evoluzione della vita sul nostro pianeta, con fossili di varia provenienza ed epoca, dal cambriano al quaternario: denti di squalo gigante, trilobiti, ammoniti, resti di Mosasauro, legni silicizzati e molto altro. L’esposizione museale è integrata da un ampio laboratorio didattico attrezzato con 20 stereomicroscopi: qui è possibile effettuare osservazioni di fossili e di vario materiale biologico. In questa sala è inoltre allestita una collezione mineralogica e una entomologica con i principali insetti della pianura. Il museo pone particolare attenzione alla divulgazione, con vari programmi didattici rivolti alle scuole di ogni ordine e grado. Le tematiche vengono affrontate attraverso attività pratiche e sperimentazioni che rendono la visita in museo una sorta di scoperta nella scoperta. L’attività in museo può essere accompagnata da escursioni in golena per osservare da vicino i luoghi di rinvenimento dei fossili e poter comprendere sul campo le dinamiche fluviali che hanno plasmato il nostro territorio per quasi un milione di anni. Grazie ai notevoli standard raggiunti, nel 2007 il museo ha ottenuto il riconoscimento da Regione Lombardia.

Attività didattica

Il museo propone varie offerte didattiche: di seguito alcuni esempi dei programmi maggiormente richiesti dalle scuole.

Chi era Pàus?

Scavando tra le sabbie del Po alla ricerca di fossili, incontreremo Pàus, il primo resto di Homo neanderthalensis rinvenuto in Pianura Padana. Tra mammut e cervi giganti esploreremo la pianura stretta nella morsa dell’ultima glaciazione e scopriremo come Pàus sopravviveva in quelle condizioni estreme.

Ritratto di famiglia

Con l’aiuto di calchi dei più famosi ominidi, studieremo l’evoluzione umana seguendo le tracce del nostro passato: dagli australopiteci al genere Homo.

Un giorno da paleontologi

Come si svolge il lavoro del paleontologo? Attraverso lo scavo simulato e lo studio dei reperti rinvenuti, scopriremo cosa sono i fossili, come si conservano e come ci raccontano il passato.

Evoluzione

L’evoluzione della vita è davanti ai nostri occhi: verrà raccontata con l’osservazione di reperti antichi e attuali, spiegando come entrano in gioco i concetti chiave di selezione naturale, adattamento e diversità biologica.

Vita a sei zampe

Un piccolo mondo esplorato con l’occhio potente del microscopio e spiegato con i modelli dei più comuni insetti delle nostre campagne.

 

Giorni e orari di apertura

Martedì-venerdì 8.00-13.00; Domenica 14.00-19.00.

Consigliata prenotazione per le visite guidate

Chiusura estiva: agosto

 

Costi

Visita libera 2 €; visita guidata 4 €

Visita e attività in laboratorio 5 €; giornata intera 10 €

 

Contatti

Sito internet: www.museosandanielepo.com

Mail: direttore@museosandanielepo.com

Comune San Daniele Po: 0372 65536

Direttore, dott. Simone Ravara: 334 3214751

Per la didattica: dott.ssa Elena Falbo 333 3352478

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Le Terre Casalasche
Il Distretto delle Terre del Casalasco comprende i Comuni di Casalmaggiore, Casteldidone, Gussola, Martignana di Po, Torricella del Pizzo, Motta Baluffi, Scandolara Ravara, Rivarolo del Re ed Uniti, Spineda, San Daniele Po, Cingia de’ Botti, San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, San Martino del Lago, Voltido. Si sviluppa entro l’area del Casalasco, un territorio dalle numerose potenzialità economiche, turistiche ed ambientali, la cui esplicazioni in termini di sviluppo e visibilità sono ancora tutte da attivare.