“Lucciola Lucciola” – Festival Terre d’Acqua L’Opera Galleggiante

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11 luglio – 21 settembre 2024

 

Commessaggio, Spineda, Casteldidone, Scandolara Ravara, San Martino dall’Argine,

Sabbioneta, Casalmaggiore, Rivarolo del Re, Cella Dati, San Martino del Lago

 

Una rassegna promossa da Associazione Terre d’Acqua

direzione artistica Giuseppe Romanetti

un progetto a cura della compagnia Rodisio

 

PIADENA (Cremona) – Rinasce il Festival Terre d’Acqua L’Opera Galleggiante: dall’11 luglio al 21 settembre in alcuni Comuni, tra Cremona e Mantova, si svolgerà la nuova edizione intitolata “Lucciola Lucciola”, promossa dall’Associazione Terre d’Acqua, direzione artistica Giuseppe Romanetti, un progetto a cura della compagnia Rodisio, realizzata con il contributo di Fondazione Comunitaria di Cremona e Fondazione Comunità Mantovana Onlus, in collaborazione con Associazione Il Torrazzo.

Dieci gli appuntamenti della rassegna con spettacoli immersivi pensati per i luoghi di grande suggestione artistica e naturalistica del territorio che li ospiteranno, piccoli riti collettivi per celebrare l’estate.

 

L’Associazione Terre d’Acqua, con i suoi 22 soci, prosegue la sua attività di promozione della Cultura, attraversando i luoghi più significativi dei Comuni associati. Grazie al contributo di Fondazione Comunitaria di Cremona e di Fondazione Comunità Mantovana, rinasce, in forma rinnovata, il Festival Terre d’Acqua L’Opera Galleggiante, che anni fa aveva riscosso un notevole successo di pubblico e critica. «L’Associazione in questi ultimi anni – illustra la Presidente Annunciata Camisani – è riuscita a ottenere contributi europei del GAL Oglio Po che le hanno consentito di potenziare il patrimonio di attrezzature e dotazioni, i soci hanno a disposizione una tensostruttura, un nuovo palco con fondale all’americana, tavoli e panche per le numerose iniziative del territorio. L’Assemblea dei soci ha condiviso questi importanti investimenti. Grazie ai progetti di cooperazione con l’Associazione il Torrazzo di Commessaggio, che hanno coinvolto come capofila il GAL Oglio Po, in partenariato anche con il GAL Terre del Po, lo scorso anno siamo riusciti a proporre al territorio eventi innovativi basati sul videomapping. Con la compagnia Rodisio, e grazie al sostegno delle realtà provinciali di Fondazione Cariplo e con le scelte artistiche di Giuseppe Romanetti, proponiamo ora un nuovo cartellone. Non riuscendo a sostenere gli eventi per tutti i Comuni soci, la rinnovata cooperazione con GAL Oglio Po e Associazione Il Torrazzo, ci consente di proporre anche quest’anno un cartellone di iniziative in cui i nostri eventi si intrecciano con quelli di un regista importante come Stefano Sgarella, sostenuti dal GAL Oglio Po».  Da segnalare che l’Associazione Terre d’Acqua sta crescendo anche nella sua compagine sociale, con l’ingresso di nuovi soci come l’Unione Pievi e Castelli, la Pro Loco di Canneto sull’Oglio e la Pro Loco di Pomponesco, il Circolo ACLI San Matteo di Viadana.

«Il Festival Terre d’Acqua L’Opera Galleggiante, intitolato Lucciola Lucciola, vuole riprendere un discorso interrotto anni fa ma vuole essere anche un momento per ripensare il ruolo del teatro nella società contemporanea e per costruire cornici di comunicazione culturale che riescano ad essere aggreganti e pervasive, senza rinunciare alla qualità – dichiara il direttore artistico Giuseppe Romanetti – Occorre lavorare  perché gli spazi pubblici diventino sempre più luoghi di passione, discussione e condivisione, nel tentativo di ridare alla cultura e al teatro, un posto nella società. Partendo, per ora, dalle nostre certezze e dalle nostre riflessioni vogliamo parlare di teatro, della sua organizzazione e del suo modo di stare tra le cose quotidiane. Alla sempiterna domanda su quale sia la sua funzione nella costruzione della società civile, credo che uno dei suoi destini sia il pensiero; pensare significa esercitare e promuovere idee, praticare il rischio, la ricerca, lo sconfinamento dagli ambiti sconosciuti. Anche in questa formula del teatro che esce dal teatro che “esce da sé”. La chimera è che il teatro ritorni ad essere un rito collettivo,  inteso come una festa,  che consenta all’uomo di avere una visione di sé più completa e meno marginale. Osiamo infine, con Roland Barthes, tessere l’elogio del teatro en plein air, quale cornice per un pubblico che avverte l’unicità della rappresentazione e dell’essere insieme».

«Pensiamo a Lucciola Lucciola – scrive la compagnia Rodisio che ne cura il progetto – spinti dal bisogno di accendere piccole luci, come scintille sospese tra terra e cielo, che ci ricordano che abbiamo bisogno di sognare. In questo tempo fragile, cerchiamo quella forza creativa che sprigiona energia, che illumina la notte, come piccoli insetti innamorati dobbiamo invocare ingegno ed intensità, per inseguire un desiderio, per trasformare il buio in luce. Dieci appuntamenti pensati per tutta la comunità che brillano come puntini luminosi nel tessuto naturale ed urbano, tracce selvatiche che riempiono le serate estive dopo il crepuscolo, come una brezza leggera che porta con sé esperienze immersive ed inclusive. Immaginiamo piccoli riti collettivi che riempiono le sere d’estate, a contatto con la natura e con luoghi suggestivi di questi territori».

Primo appuntamento sarà giovedì 11 luglio (ore 21) in Piazza del Torrione di Commessaggio (Mantova), con “Storia di un ruscello” una partitura danzata da Erica Meucci in uno spazio vuoto, raccolto e intimo con al centro una grossa pietra sulla quale si muove. La creazione tratta il tema della vulnerabilità dell’essere umano come strada per tessere relazioni con ciò che ci circonda. Storia di un ruscello deve il titolo ad uno scritto del geografo anarchico Élisée Reclus che introduce allo studio diretto della natura, propone un modo di fare geografia con i sensi, oltre che con i libri. Il racconto intreccia l’idea di ecologia sociale di Reclus ad un fatto realmente accaduto, lo smarrimento di un animale nel bosco vicino a casa e il suo ritrovamento nelle acque della cascata. Il lavoro tende alla forma animale per osservare con attenzione l’ambiente in cui entriamo, leggerne i segni, ascoltare i suoni, riscoprire il corpo sensibile come luogo di contatto con il mondo.

 

Un piccolo inno alla creazione, un omaggio ai bambini, a partire dai 3 anni, e alla loro straordinaria forza d’immaginazione, è “Ode alla vita” della compagnia Rodisio, che sarà presentato giovedì 18 luglio (ore 21) presso la Cascina Cipriani di Spineda (Cremona). In scena due vecchi decrepiti ma sorridenti, storti e tremolanti, ci raccontano, senza parole, la loro meravigliosa storia. Non rinunciano ma festeggiano, ricordano, cadono, lanciano coriandoli, mangiano, litigano, si mettono a letto sotto una mezza luna con lucine di festa, amoreggiano, riprendono un party infinito che non vogliono smettere. Fragili e forti al tempo stesso, pieni di felicità e gioia, raccontano di sentimenti piccoli e profondi, con purezza, innocenza, poesia e spensieratezza.

Un elogio all’immaginazione, una satira di costume in cui piccoli uomini e i loro grandi sogni si scontrano in un buffo gioco scenico, è “Sandokan o la fine dell’Avventura” de I Sacchi di Sabbia in scena martedì 23 luglio(ore 21) all’Ex Residenza Ancelle della Carità di Casteldidone (Cremona). Tratto da “Le Tigri di Mompracem” di Emilio Salgari, scrittura scenica di Giovanni Guerrieri, con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano. Attorno al tavolo di una cucina, quattro personaggi vivono le intricate gesta del pirata malese. Perno dell’azione è l’ortaggio: carote-soldatini, sedani-foresta, pomodori rosso sangue, patate-bombe. Cucchiai di legno come spade, grattugie come cannoni, una bacinella d’acqua per il mare del Borneo. La cucina è casa di Sandokan, nave dei pirati, villa di Lord Guillonk, foresta malese, spiaggia di Mompracem.

Mercoledì 24 luglio (ore 21) alla Chiesa Vecchia di Scandolara Ravara (Cremona), Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco presentano “La verità è un intreccio di voci – 10 domande di Gitta Sereny”, progetto e lettura di Rosario Tedesco. Franz Stangl è stato comandante dei campi di sterminio di Sobibór e Treblinka, in Polonia, nel 1942-1943. L’unico comandante di campi di sterminio portato davanti a un tribunale, sopravvissuto alla guerra, fuggito in Brasile, viene arrestato nel 1967 e incarcerato a Düsseldorf, in Germania. Nella sua cella, nel 1971, Gitta Sereny, una giornalista inglese ebrea, lo intervista per 70 ore, facendosi raccontare la sua vita, scendendo con lui in quella oscurità, ponendo le domande eterne che da sempre ci assillano su come e perché tutto ciò è stato possibile, nella speranza di potersi avvicinare a quella verità che possa gettare luce nelle tenebre.

La rassegna riprenderà nel mese di settembre con altri appuntamenti. Venerdì 6 settembre (ore 21), alla Chiesa Castello di S. Martino dall’Argine (Mantova), Amina Amici/Zerogrammi presenta lo spettacolo di danza “Magnificat” in cui la danzatrice presenta lo studio sulla figura della Vergine Maria in una duplice ricerca sul femminile e sulla scrittura coreografica a partire da studi e suggestioni pittorico-iconografiche. Si domanda cosa potesse pensare intimamente Maria, cosa abbia potuto provare in seguito a eventi di vita così straordinari, come tutto questo si sia inscritto nel suo corpo. Il movimento di un dipinto, un frammento di spazio-tempo dei pensieri più intimi di Maria, in relazione agli accadimenti della sua vita straordinaria: gli autori e i quadri scelti contribuiscono alla scrittura e alla dinamica nel movimento.

Sabato 7 settembre (ore 21) presso il Giardino di Villa Pasquali a Sabbioneta (Mantova), la compagnia Rodisio presenta “Il lupo e la capra” di e con Davide Doro e Manuela Capece, spettacolo di grande successo per bambini (dai 5 anni) e adulti, Premio EOLO Miglior Spettacolo Teatro Ragazzi Italiano, ispirato a In una notte di temporale di Y. Kimura, autore giapponese tradotto in tutto il mondo.

Pensata appositamente per la rassegna e i suoi luoghi, è la passeggiata in cuffia “I racconti del bosco”, curata dalla compagnia Rodisio, che sarà presentata sabato 14 settembre (ore 18) presso il Giardino della Villa Comunale di Cella Dati (Cremona), regia e drammaturgia Manuela Capece e Davide Doro, con Davide Doro e Francesca Tisano. Un’esperienza rivolta a gruppi di bambini (dai 5 anni) e adulti, con due fiabe classiche come “Pollicino” e “L’ossicino magico”, che parlano di femminile e maschile, raccontate attraverso una passeggiata in cuffia, per vivere una storia antica e ascoltare la natura che ci circonda. La passeggiata replicherà domenica 15 settembre (ore 18) al Parco Golena di Casalmaggiore (Cremona), lungo le rive del Po.

Venerdì 20 settembre (ore 21) alla Villa di Rivarolo del Re (Cremona), Clelia Cicero presenta “Première étude sur Piaf”. Nata il 19 dicembre 1915 a Parigi, Edith Piaf è la cantante francese più celebre nel mondo, interprete della canzone più famosa di sempre, La vie en rose. Sono passati 100 anni, ma questi due primati restano e, non solo in Francia, Edith Piaf è un’istituzione. Clelia Cicero ha iniziato a cantare i suoi brani alla fine del 2011; con questo progetto ha fatto il giro del mondo ed è stata finalista di una delle puntate di “Tali e Quali” su Rai Uno, lo show condotto da Carlo Conti. Oggi ricanta le sue canzoni senza nessun tentativo di imitazione, attraverso un rinnovamento musicale e una personalissima interpretazione, per comunicare al presente l’essenza e la contemporaneità della musica di Piaf.

Sabato 21 settembre (ore 21) alla Chiesa di Caruberto di San Martino del Lago (Cremona), Maurizio Rippa presenta “Piccoli Funerali”, con Maurizio Rippa (voce) e Amedeo Monda (chitarra), spettacolo vincitore nel 2019 della VI edizione de I Teatri del Sacro – Ascoli Piceno. “Piccoli Funerali” è una partitura drammaturgica e musicale che alterna un piccolo rito funebre ad un brano dedicato a chi se ne è andato. Una dedica che è un atto d’amore, un regalo e un saluto, un momento intimo e personale, che trova forza nella musica. Ogni brano è un gesto che riporta ad una memoria. Uno spettacolo commovente e dolcissimo capace di accogliere il dolore e trasformarlo in rinascita.

Informazioni e prenotazioni

Ingresso gratuito agli spettacoli.

Per le passeggiate in cuffia, data la capienza limitata, è richiesta la prenotazione al numero cell. 349 8638140.

Sito www.associazione-terredacqua5.wordpress.com

Fb @Associazione Terre d’Acqua

Ufficio Stampa Raffaella Ilari

Mob. + 39 333 4301603 – raffaella.ilari@gmail.com

PROGRAMMA

LUGLIO

Giovedì 11 luglio 2024, ore 21 – Piazza del Torrione, Commessaggio (Mantova)

Erica Meucci “Storia di un ruscello”

Giovedì 18 luglio 2024, ore 21 – Cascina Cipriani, Spineda (Cremona)

Compagnia Rodisio “Ode alla vita”

Martedì 23 luglio 2024, ore 21 – Ex Residenza Ancelle della Carità, Casteldidone (Cremona)

I Sacchi di Sabbia “Sandokan o la fine dell’Avventura”

Mercoledì 24 luglio 2024, ore 21 – Chiesa Vecchia, Scandolara Ravara (Cremona)

Nicola Bortolotti/Rosario Tedesco “La verità è un intreccio di voci – 10 domande di Gitta Sereny”

SETTEMBRE

Venerdì 6 settembre 2024, ore 21 – Chiesa Castello, San Martino dall’Argine (Mantova)

Amina Amici/Zerogrammi “Magnificat”

Sabato 7 settembre 2024, ore 21 – Giardino Villa Pasquali, Sabbioneta (Mantova)

Compagnia Rodisio “Il lupo e la capra”

Sabato 14 settembre 2024, ore 18 – Giardino Villa Comunale, Cella Dati (Cremona)

Compagnia Rodisio site specific “I racconti del bosco”

Domenica 15 settembre 2024, ore 18 – Parco Golena, Casalmaggiore (Cremona)

Compagnia Rodisio site specific “I racconti del bosco”

Venerdì 20 settembre 2024, ore 21 – Villa, Rivarolo del Re (Cremona)

Clelia Cicero “Première étude sur Piaf”

Sabato 21 settembre 2024, ore 21 – Chiesa di Caruberto, San Martino del Lago (Cremona)

Maurizio Rippa “Piccoli Funerali”

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Le Terre Casalasche
Il Distretto delle Terre del Casalasco comprende i Comuni di Casalmaggiore, Casteldidone, Gussola, Martignana di Po, Torricella del Pizzo, Motta Baluffi, Scandolara Ravara, Rivarolo del Re ed Uniti, Spineda, San Daniele Po, Cingia de’ Botti, San Giovanni in Croce, Solarolo Rainerio, San Martino del Lago, Voltido. Si sviluppa entro l’area del Casalasco, un territorio dalle numerose potenzialità economiche, turistiche ed ambientali, la cui esplicazioni in termini di sviluppo e visibilità sono ancora tutte da attivare.