S-Legami dal Gioco. Presso la sede dell’Associazione Pro Loco, fino a sabato 21 maggio sarà allestita la mostra fotografica S-Legami dal Gioco, una mostra che fa riflettere sulle tematiche del gioco d’azzardo e sulle Ludopatie che possono affliggere tutti.
In mostra ci sono i premiati del concorso fotografico nazionale associato e coloro che hanno partecipato al concorso, creato con la collaborazione con il Con.Ca.S.S. e i Comuni di Gussola e Casalmaggiore.
Ecco di seguito il bando e i propositi del concorso comunicati in fase di presentazione: il Comune di Gussola, in collaborazione con il Consorzio Casalasco Servizi Sociali e il circolo Fotografico Fotocine Casalasco di Casalmaggiore, organizzano il primo concorso sul tema S-legami dal gioco – progetto di prevenzione al gioco d’azzardo patologico. IL TEMA: S-legami dal gioco Siamo circondati da messaggi che ci invitano costantemente a giocare, nella promessa che primo o poi la fortuna ci toccherà. Il gioco d’azzardo, oggi “tanto di moda” in tutte le sue forme (dai “gratta e vinci” alle slot machines) di fatto tocca una vasta fascia di popolazione. Ma dietro al gioco d’azzardo ci sono strategie di marketing e processi di assuefazione che possono creare una vera e proprio dipendenza. Per molti il gioco d’azzardo rappresenta un modo per rilassarsi e divertirsi e vi è poca consapevolezza che oltrepassando i limiti può diventare una vera e propria dipendenza, con la possibilità di generare considerevoli problemi (economici, famigliari, di dipendenza e solitudine, ecc…) Alla base di questo progetto vi è la convinzione che il gioco d’azzardo non sia un Gioco. Il gioco dovrebbe essere un’azione libera, che unisce invece di dividere, che diverte invece di preoccupare, infantile e magico invece che vietato ai minori. Il gioco mette in campo abilità oltre alla fortuna, il proprio tempo libero, la propria creatività e non calcoli probabilistici. Il gioco crea legami positivi con se stessi e soprattutto con gli altri, non crea solitudine e problemi. Il gioco non è scommessa ma è un impegno che crea sicurezza. Il gioco risponde agli interessi del giocatore e non agli interessi di chi fa giocare. Il gioco crea alternative, non prigioni, libera dall’ansia, non l’alimenta. Insomma l’idea di questo concorso è quello di mettere a fuoco i vari aspetti del gioco, usando il linguaggio fotografico per indagare e rappresentare ciò che del gioco in generale può essere inteso e vissuto come azione ludica, ricreativa e sociale (il gioco buono) e il gioco d’azzardo, con tutte le sue specificità, che invece può diventare una ludopatia. Da questi pensieri nasce il senso del titolo del progetto: Slegami dal gioco patologico, legami al gioco buono, quello che fa bene ad ogni relazione, ad ogni individuo e ad ogni comunità.